sabato 19 luglio 2008

Sorella Acqua


Da un dossier svolto da Repubblica emerge ancora una volta un problema, non nuovo ma ancora ignorato da chi dovrebbe occuparsene, ovvero i nostri politici.
Il dossier in questione è intitolato così: "Gli acquedotti perdono un litro su due".
Gli acquedotti italiani disperdono il 42% dell'acqua che portano.
Le infrastrutture della rete idrica italiana hanno in media 32 anni.
Destinato alla rete idrica il 3% della spesa totale in lavori pubblici.
291 mila chilometri di tubi dei quali negli ultimi anni le amministrazioni si sono gradualmente disinteressate.
Nel 1985 la rete idrica assorbiva mediamente 2,3 miliardi di euro di investimenti, nel 2005 appena 700 milioni!
Un terzo degli acquedotti italiani non è stato oggetto di interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi vent'anni e ci sono almeno 50 mila chilometri di rete che andrebbero totalmente riprogettati.
Buona parte degli acquedotti in Italia risalgono all'immediato dopoguerra.
Molti sono dei veri e propri colabrodo, ma un pò di acqua la portano ancora.
Questo è sufficiente per lo stato e le amministrazioni locali se hanno destinato nel 2005 solo il 3% della spesa complessiva in opere pubbliche.
Il clima sta cambiando e nonostante le emergenze degli ultimi anni i nostri governi e governanti si occupano di tutt'altro.
VERGOGNA.

P.S.
Caro Presidente...
Grazie per aver donato al nostro calcio Ronaldinho, ma VaFFaNCuLo và!

1 commento:

Anonimo ha detto...

è vero che quello che lo stato spende in opere pubbliche raggiunge cifre irrisorie...sopratutto se si calcola quelli che sono i proventi mensili di un parlamentale e della sua futura pensione..ma è anche vero che i primi a sprecare acqua siamo noi quatidianamente causa pessime abitudini.