martedì 5 agosto 2008

Parliamone, ma tanto decido io


Buongiorno io sono l’altro, intendo dire che non sono quello che scrive qui tutti i giorni, ma l’altro, ho deciso di scrivere un post e se lo state leggendo vuol dire che è stato autorizzato anche dallo scrittore principale, ok io vorrei parlare di una strana aria che tira da queste parti da qualche tempo, direte voi “e cosa c’entra con questo blog di politica società ecc.?” ma io credo che sia un problema sociale quindi è attinente.
Da qualche mese, girando tra i blog e tra gli amici reali e virtuali ma anche parenti e conoscenti, ho notato che serpeggia un malumore diffuso…ma come posso dire, non isolato, anzi direi contagioso allora la prima cosa che normalmente faccio e cercare di immedesimarmi negli altri…..e dopo molti “io cosa ho fatto in quella situazione” o “io cosa farei se fossi al suo posto” o semplicemente cercare di capire “ma perché fa così? Non vede che…” forse sono giunto a delle conclusioni che vi scriverò qui di seguito in elenco tipo i dieci comandamenti 

La felicità di una persona non ha nessuna attinenza con il proprio ceto sociale o ricchezza o intelligenza o cultura o religione…ma solo con la persona stessa…quindi è inutile continuare a dire che briatore è felice perché è una stronzata…non lo conosce nessuno veramente

Io e nessuno altro può immedesimarsi negli altri siamo troppo diversi….caratteri comportamenti, tolleranza, pazienza, situazioni…troppe troppe

Aiutare chi non vuole essere aiutato è una guerra persa in partenza……avete presente quando state li a parlare ore e ore fino alle quattro del mattino?.....meglio se arrivati alle 10 di sera vi ubriacate e non se ne parla più ;)

Più persone simili insieme aggravano solo la situazione ….un drogato non può dire ad un altro drogato smettila…..alla fine è come cercare alibi continuamente

Alla fine della strada solo io posso decidere dove andare, se voglio andare a destra, neanche il mio carissimo amico tom tom può convincermi……..l’unica cosa che contrasta tutto questo è il sentimento……………………..sia di chi in quel momento soffre sia di chi è vicino alla persona sofferente e li che si crea quel malumore di cui parlavo.

Ma in realtà in questo caldo 5 agosto, non avevo nessuna intenzione di scrivere un necrologio ma anzi, vorrei chiudere con un messaggio positivo e cioè, io “l’altro” faccio parte di tutte le categorie sopra citate ….ma ho un speranza......una speranza…..cioè si continua…..qualcuno avrebbe detto non si può morire dentro……..l’importante è fare IL MEGLIO PER SE STESSI NEL CAZZO DI RISPETTO VERSO SE STESSI E DEGLI ALTRI…..spero che serva a tutti noi, adesso è per iscritto così quando c’è bisogno uno viene qui e legge…così aumentano anche le visite ahahah .....buone vacanze a tutti

L’altro ;)

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