da www.articolo21.org
Quanto è accaduto lunedi scorso a La7 è un fatto grave che fotografa il brutto clima che oggi si respira in troppe redazioni. Bloccare la trasmissione dell’inchiesta realizzata da Silvia Resta sulla presunta trattativa tra mafia e stato, a poche ore dalla messa in onda, e dopo averla addirittura annunciata nel tg delle 12,30, rappresenta un esplicito e grave atto di censura. Ed è altresì inaccettabile il tono minaccioso e intimidatorio usato nei confronti della giornalista autrice dell’inchiesta in seguito alla legittima richiesta del comitato di redazione di La7, che voleva spiegazioni sulle ragioni dello stop del servizio giornalistico.Episodi gravi e sempre più frequenti sia nell’emittenza pubblica che in quella privata, che chiamano in causa direttamente il ruolo del sindacato nazionale dei giornalisti e dell’ordine professionale ma che riguardano tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela dei principi democratici sanciti dalla Costituzione a cominciare dall’articolo 21 sulla libertà di stampa.
giovedì 19 novembre 2009
Censura a la 7
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