da corriere.it
LE DICHIARAZIONI ALL'ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI DEL PDL
Nuove regole in Parlamento,
alt di Fini alle proposte di Berlusconi
Il premier: «Votino solo i capigruppo». Stop del presidente della Camera: «Proposta impossibile»
Silvio Berlusconi (Lapresse) |
ROMA
- Nuove regole in Parlamento. L'idea è del premier Silvio Berlusconi che chiede di cambiare i regolamenti parlamentari «che non sono adeguati alle necessità di un governo e di una maggioranza di avere tempi certi e brevi per i propri disegni di legge», spostando molte votazioni nelle commissioni. La proposta è stata lanciata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, all'assemblea dei parlamentari del Pdl, per sveltire i lavori del Parlamento. Berlusconi ha detto inoltre di voler proporre che si voti per gruppi parlamentari: cioè vale il voto del capogruppo, se un parlamentare dello stesso gruppo non è d'accordo, può esprimere il proprio voto contrario o dichiarare l'astensione.(Ma facciamo una cosa, vota direttamente da casa col televoto!)
BOCCIATURA - La proposta del premier è stata subito commentata (e bocciata) dal presidente della Camera, Gianfranco Fini: «L’aveva già avanzata ed era caduta nel vuoto. Accadrà la stessa cosa anche stavolta, è una proposta impossibile». È scettico anche ItaloBocchino, vice capogruppo del Pdl alla Camera: «La proposta non è scandalosa, è prevista in molte assemblee legislative, ma non credo ci siano le condizioni perché ottenga i due terzi dei voti necessari». Il presidente dei deputati della Lega Nord, Roberto Cota, interpreta la proposta di Berlusconi «come una provocazione, non come una cosa realizzabile». I capigruppo del Pd AnnaFinocchiario e Antonello Soro denunciano le «pulsioni autoritarie» di Berlusconi. La proposta «esprime in modo plateale la sua assenza di cultura costituzionale, il suo incontenibile fastidio per le regole della democrazia e la sua inossidabile visione proprietaria delle istituzioni, nonostante la strabordante maggioranza numerica di cui il Pdl gode in Parlamento». Bocciatura completa da parte dell'Italia dei valori: «Il sistema che Berlusconi ha in mente è quello della Cina Popolare, dove il Parlamento una volta all'anno ratifica le decisioni del governo», ha detto il presidente del gruppo al Senato, Felice Belisario. Ha aggiunto il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi: «È una cosa che non c'entra con la democrazia ed è indicativa dell'idea che ha Berlusconi del Parlamento: per lui è inutile, è soltanto il notaio delle scelte del governo». Maurizio Ronconi (Udc) ha definito la proposta «semplicemente oscena, da dittatorello dell'Africa centrale».
PARLAMENTO - «Capisco i nostri deputati, che sono persone del fare e non funzionari di partito, che si sentono deprimere in Parlamento con votazioni continue», ha detto il capo del governo. «Il capogruppo deve rappresentare in aula o in commissione tutti i deputati. Chi non è d'accordo, potrà votare contro o astenersi». Berlusconi intende inoltre presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per dimezzare il numero dei parlamentari. (porelli sti deputati, mi fanno quasi tenerezza, depressi dalle votazioni, ma quanti calci...)
CRISI ECONOMICA - «L’Italia uscirà prima e meglio di altri Paesi dalla crisi economica, ma se si aggrava, abbiamo la possibilità di sostenere tutti i cittadini che fossero in condizioni di non lavoro», ha promesso il presidente del Consiglio, ribadendo la sua opposizione all'assegno di disoccupazione proposto dal segretario del Pd, Dario Franceschini, in quanto «non c'è bisogno di incentivi ai licenziamenti». «Il nostro sistema di cassa integrazione è a moduli e potremo intervenire in tutte le direzioni. Il governo ha trovato 9 miliardi di euro per garantire coloro che perdono il lavoro». Alle banche, ha aggiunto il premier, «tenderemo la mano in modo amichevole e diremo loro di non avere paura di continuare a sostenere le imprese».
INTERCETTAZIONI - «La legge sulle intercettazioni non è quella che volevo», ha ricordato il premier. «Ma è comunque un passo avanti. Non è una democrazia quella in cui non si può parlare liberamente al telefono». (tu non stai bene! tu puoi parlare quanto vuoi ma se parli di mignotte inserite nel contesto PUBBLICO, di raccomandazioni, privilegi e magagne io ti becco e ti sei inculato da solo...usa i pizzini! le vuoi cancellare perchè sei stato beccato? azzi tua...)
PIANO CASA - Il piano casa approderà al Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, ha confermato il Cavaliere. «Non è un piano per la cementificazione come dice l'opposizione, ma solo buon senso che servirà a mettere in moto l'edilizia nel nostro Paese». Il piano si rivolge «alle famiglie con case mono o bifamilari, che sono quasi il 50% degli italiani. Si potrà ampliare del 20% la casa sul proprio territorio con una semplice lettera di inizio lavori al Comune. Non credo ci sia qualcuno così stupido che voglia diminuire il valore della propria casa facendo cose brutte». (ci sei tu che basti per tutti come stupido, magna magna prima o poi scoppi, Asa!)
AUTO - Berlusconi ha affermato inoltre che il decreto con gli incentivi sta dando buoni risultati. «Si stanno svuotando i magazzini e stanno ripartendo gli ordini per le auto, gli elettrodomestici e i mobili. I vertici di Fiat e Volkswagen mi hanno ringraziato». (dopo 2000 anni è tornato Gesù Cristo in terra! grazie a te c'è stata la moltiplicazione degli ST.....!)
10 marzo 2009
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