giovedì 14 maggio 2009

Parzialmente liberi


Freedom House è un istituto di ricerca, finanziato prevalentemente con fondi governativi, situato a Washington, D.C.. L'associazione ha come obiettivo la promozione della democrazia liberale nel mondo.
Freedom House è conosciuta principalmente per i suoi rapporti annuali sul livello di libertà democratiche in ogni paese del mondo.
L'organizzazione venne fondata nel 1941. Nata come risposta alla minaccia rappresentata dal Nazismo, ora presenta sé stessa come una chiara voce a favore della democrazia e della libertà nel mondo.
Freedom House stila una classifica degli Stati del mondo in relazione alla libertà di stampa. Secondo il rapporto relativo al 2007, l'Italia occupa il 61° posto assieme a Capo Verde, Guyana, Israele e São Tomé e Príncipe, e viene quindi classificata come Paese libero. Nel 2004 l'Italia occupava la 74° posizione, nel 2005 la 77° e nel 2006 la 79°, assieme al Botswana. Primi nella lista risultano Finlandia e Islanda, all'ultimo posto invece la Corea del Nord. Nel maggio del 2009 l'Italia è stata retrocessa a "paese semi-libero".

Unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia.

Fanalino di coda d'Europa in termini di liberta' di stampa, in buona parte per la "situazione anomala a livello mondiale" sul piano della proprieta' dei media. Il nostro paese retrocede, la ricerca americana punta l'indice sul ruolo del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
"Il suo ritorno nel 2008 al posto di premier ha risvegliato i timori sulla concentrazione di mezzi di comunicazione pubblici e privati sotto una sola guida".